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Inter, Chivu: “Ho un gruppo di uomini. Gioca Sommer e su Bisseck…”
Chivu: “Contro lo Slavia serviranno attenzione e umiltà. In Champions nulla è scontato, vogliamo dominare e mostrare il nostro valore”.

Nella conferenza stampa pre Inter-Slavia Praga, Cristian Chivu ha toccato vari temi. Ecco che cosa ha detto alla vigilia della seconda partita della League Phase.
Inter, Chivu: “Slavia Praga? Mai sottovalutare l’avversario”
L’allenatore ha spiegato: “A me le prestazioni sono sempre piaciute, sin dal periodo di preparazione anche se è stato breve. La prestazione c’è sempre stata, è ovvio che il risultato condiziona un po’ il giudizio di tutti. Ultimamente abbiamo dato continuità di risultati, ma bisogna pensare alla partita di Champions. E’ una competizione in cui bisogna stare sempre attenti: dietro l’angolo ci sono tante insidie, la qualità dell’avversario c’è sempre e anche la voglia di fare risultato a San Siro. Dobbiamo essere consapevoli che in Champions nessuna partita è facile”.
Cosa mi aspetto dopo il periodo positivo? Continuità, il livello di attenzione sempre al massimo, l’umiltà che questa squadra ha fatto vedere e la voglia di crescere sotto ogni punto di vista. Di essere semrpe dominanti e di fare sempre la partita. Poi ci sono anche gli avversari che possono metterti in difficoltà e bisogna capire i momenti della sfida per capire cosa fare, come mantenere l’equilibrio, come non soffrire tanto e come essere concreti e cinici sottoporta”
Sulla squadra: “Mi sorprende la voglia di essere dominanti, di superare determinati momenti e accettare i cambiamenti e le cose diverse rispetto a quelle che erano abituati a fare. Questo lo fa un gruppo di uomini veri, che ha voglia di andare avanti e non guardare mai indietro, che ha voglia di fare di tutto per essere competitivi. Questo gli fa onore, sono giocatori e uomini importanti. Non è mai scontato avere quest’applicazione e umiltà, questa voglia di migliorare”.
Sul calendario di Champions: “Proprio perché non ci si può distrarre è inutile guardare troppo in avanti, dobbiamo pensare a domani e allo Slavia Praga, a una partita insidiosa. Il calcio e la vita mi hanno insegnato che bisogna stare coi piedi per terra e pensare al prossimo futuro, piuttosto che andare troppo in là. Il rischio di guardare troppo avanti e avere le aspettative può creare aspettative e delusioni. Pensiamo a domani”.
Su Bisseck: “Sta bene, si sta allenando bene. Prima o poi lo vedremo”.
Su Bonny: “I giocatori mi mettono in difficoltà per come si allenano tutti i giorni. Siccome ho una certa sensibilità nel capire i momenti e nel dare il giusto premio a questi uomini, cerco di accontentare un po’ tutti perché se lo meritano e sono un gruppo e una squadra dai valori importanti e vicini.
Se ne cambi uno o due, la squadra la non subisce. Io voglio premiare tutti, ma non posso farlo: arriverà il giusto momento per tutti. Il gruppo alza il livello in allenamento e in partita. Ne sono convinto, sia che si parta dall’inizio o che si subentri. E lo hanno fatte vedere. Dimarco è stato determinante da subentrato a Cagliari, e non solo per l’assist.
Esalterei la chiusura che ha fatto in area e nella fase difensiva, bisogna premiare quello che i giocatori fanno e cercano di fare. Questa voglia che hanno di aiutare in entrambe le fasi lo fa tutta la squadra, questa è la cosa più importante”.
Su Sommer e l’alternanza con Martinez: “Ho la fortuna di allenare 22 giocatori a disposizione e che sono tutti titolari, parto da quello perché li alleno. Se mi affidassi solo su undici sarei scarso ad allenare e non riuscirei a migliorarli. Per me tutti meritano di essere titolari, poi se uno dà di più o di meno mi prendo le responsabilità. Le colpe saranno e sono sempre mie, se sbagliano.
Sommer parte dall’inizio, è l’unica cosa che posso dirvi. Ho fatto dei cambi per premiare la meritocrazia e i valori molto vicini di questo gruppo, siamo consapevoli del fatto che non dobbiamo mai perdere l’equilibrio, la nostra struttura e il nostro obiettivo”.
Sul miglioramento in fase difensiva: “Adesso la pressione e la riaggressione vengono fatte meglio, abbiamo più voglia di tornare velocemente sulle seconde palle e più attenzione. Il gol lo puoi subire perché c’è sempre l’avversario che ti può mettere in difficoltà.
Ma come occupi il campo e la voglia che hai di vincere il duello fa la differenza, insieme alla pressione individuale sul portatore di palla. Siamo più attenti e determinati nel fare quello, è sempre stata una nostra richiesta e poi subentra l’orgoglio del campione. Prima o poi tutti tirano fuori il meglio di quello che hanno e fanno la differenza, sia dal punto di vista individuale che dell’organizzazione difensiva”.
L’alternativa a Calhanoglu: “Ho anche Zielinski come alternativa. Sono giocatori evoluti, forti e bravi che danno qualcosa in più alla manovra. Per me è sempre più difficile scegliere”.
Sulla sfida di domani: “Mi aspetto una gara difficile, come sempre in Champions League. Rispettiamo lo Slavia, hanno grande continuità col loro allenatore e stanno costruendo qualcosa di importante. Sono imbattuti quest’anno, dovremo essere attenti e non snaturarci, cercando di dominare e mostrare perché questa squadra può essere la miglior versione di sé stessa. Se non ci riusciremo, sarà molto difficile. Dovremo mostrare le nostre qualità, la Champions è difficile per tutti”.