Rassegna stampa
GdS, capitolo Chivu: lo schema è quello inzaghiano
Chivu resta fedele al 3-5-2 di Inzaghi, punta su piccoli ritocchi tattici ma mancano assaltatori e muscoli a centrocampo.

Continuano i paragoni, i confronti tra il nuovo allenatore dell’Inter, Cristian Chivu e Simone Inzaghi.
GdS, mancano gli assaltatori specializzati
Cosi la Rosea questa mattina: “Chivu avrà pure alti ideali di gioco, ma sa dove lanciare l’àncora per evitare rischi: per intendersi, conosce la tranquillità che può dare il solito Çalhanoğlu incastrato tra i due palleggiatori. Insomma, sa che se non si può fare la rivoluzione, è meglio governare il presente con le solite mezzali. Cosi una evoluzione lenta e senza scossoni, fatta di cambiamenti piccoli e semplici aggiustamenti tattici, può (almeno per un po’) evitare le tempeste. La decisione di non rinunciare al modulo di Simone Inzaghi, quel 3-5-2 inciso nella pietra negli ultimi quattro anni, si spiega anche cosi: manca un centrocampista muscolare che permette di passare a una mediana a due, per rovesciare il destino sarebbe bastato Manu Koné, centurione giallorosso a lungo bramato dal tecnico e sogno per la prossima estate”.
Prosegue: “Non bastasse, in un centrocampo di piedi buoni e soprattutto in una inesplorata trequarti non sono arrivati degli assaltatori specializzati, giocatori dotati di cambio di passo e dribbling: Lookman, o anche solo un replicante nigeriano avrebbe permesso di associarsi alle punte in modo differente. Insomma, lo schema interista è rimaso lo stesso, quello inzaghiano, che prima degli ultimi mesi aveva comunque toccato vette esaltanti, anche se il tecnico romeno prova a declinarlo in maniera leggermente differente: un’idea di pressing moderno e più alto e di calcio verticale è ben visibile tra le pieghe di questo inizio di stagione, ma sono altrettanto evidenti alcuni difetti congeniti e le vecchie trame di gioco. E, oggi come ieri, Frattesi non ha ancora inciso, stavolta anche per motivi fisici” .