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Iuliano sul contatto con Ronaldo: “Non era rigore, l’arbitro doveva sospendere la partita”
uliano rivive il caso Ronaldo ’98: “Polemica mediatica, noi superiori all’Inter. L’arbitro andò in confusione, si montò un caso”.
Intervistato nel podcast Centrocampo, l’ex difensore della Juventus Mark Iuliano è tornato a parlare del famoso contatto con Ronaldo del 1998.
Iuliano: “Noi eravamo una squadra talmente superiore all’Inter”
Per il difensore non ci sono dubbi: “E’ stata più una bomba mediatica esterna che colpiva più i tifosi e le società. Ha spaccato l’opinione pubblica ma io penso che nemmeno col VAR si potessero mettere d’accordo. Prima di guardare il replay reclamo il rigore. Non è questione di essere rigore o meno: quando gli arbitri ancora decidevano, si prendevano la responsabilità di fischiare quello che vedevano in collaborazione col guardalinee. Adesso i guardalinee sono diventati inutili e l’arbitro fischia rigore a priori e aspetta di essere chiamato dal VAR. Io lì ero fermo: non lo fermo, è lui che passa. Ma sai quanti interventi simili ci sono tutti i giorni e non fischiano quasi mai? Io l’ho rivista così: alla fine il focus è sempre stato su quel contatto lì”.
Ha aggiunto: “Il problema non fu il dare o non dare il rigore, perché noi eravamo una squadra talmente superiore all’Inter, levando Ronaldo non c’era paragone. E’ che dopo 30 secondi dai rigore alla Juve: con la buon’anima di Simoni che era in campo con tutta la panchina. Tu a rigor di norma devi sospendere la partita e cacciare tutti, non puoi stare in mezzo al campo. L’arbitro è andato in confusione, poi il rigore di West c’è. Si è montato un casino”.
