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Equilibrio e ferocia: Ugarte e il ‘piteusinho’ Dalot per rinforzare l’Inter
Torna l’analisi scouting del nostro Pasquale Pedata per la rubrica: “Inter, ti consiglio”. Due i nomi sul taccuino dell’esperto.
Con la possibile uscita di Frattesi già a gennaio e la necessità di consolidare il centrocampo con un giocatore più fisico e di rottura, e la ricerca di un vice per Dumfries o un terzino affidabile sulla fascia destra, l’Inter guarda a profili già pronti.
Due nomi catturano l’attenzione: Manuel Ugarte e Diogo Dalot. Due giocatori diversi ovviamente fra loro, ma entrambi capaci di offrire soluzioni interessanti per la squadra nerazzurra.
Chi sono
Manuel Ugarte, uruguaiano classe 2001, è un centrocampista centrale di rottura, oggi al Manchester United. Normotipo-mesomorfo, fisicamente resistente e con buona esplosività, è abituato a competere a livelli alti e porta equilibrio e protezione nel cuore della mediana.
Diogo Dalot, portoghese classe 1999, è un esterno destro versatile, anch’egli al Manchester United, con esperienza in Serie A grazie al periodo al Milan. Agile, veloce e tecnico, garantisce solidità difensiva e spinta sulla fascia destra, risultando utile sia come terzino tradizionale sia come esterno alto in fase offensiva.
Caratteristiche principali: fisico, tecnica e tattica
Ugarte è alto circa 1,82 m, fisicamente potente, capace di coprire grandi distanze e pressare costantemente. Tecnicamente sicuro, efficace nei passaggi corti e verticali, contribuisce alle transizioni rapide.
Difensivamente eccelle grazie alla sua capacità di anticipo, alla lettura delle linee di passaggio, all’aggressività nei recuperi, alla precisione nei contrasti e all’abilità nel schermare le verticalizzazioni avversarie. Tatticamente versatile, può giocare nel 4-2-3-1 come mediano basso o nel 4-3-3 come centrale di una mediana a tre, garantendo equilibrio e copertura.
Ugarte agisce principalmente nella zona centrale sinistra, distribuendo il gioco e intervenendo sia sulle fasce sia nelle fasi difensive e offensive. La sua presenza garantisce equilibrio al centrocampo, interrompe le azioni avversarie e supporta la costruzione offensiva, giocando un ruolo chiave in tutte le fasi della partita.
Dalot è alto circa 1,83 m, con fisico armonioso e resistente, ideale per coprire tutta la fascia. Tecnicamente preciso nei passaggi e nei cross, gestisce bene il pallone in spazi stretti e supporta la manovra offensiva. Difensivamente è efficace nel chiudere gli spazi, intercettare palloni filtranti e schermare le verticalizzazioni.
Al Manchester United gioca come terzino destro nel 4-2-3-1 o 4-3-3, ma può essere impiegato anche come esterno alto in un 3-4-3 o 3-5-2, dimostrando equilibrio tra fase difensiva e offensiva. L’esperienza in Serie A gli permette di adattarsi rapidamente ai ritmi e agli spazi del campionato italiano.
Dalot ha mostrato un importante presenza su entrambe le fasce e in mezzo al campo, offrendo ampiezza, supporto offensivo e copertura difensiva. I suoi tocchi evidenziano un approccio dinamico e aggressivo, con contributo equilibrato tra attacco e centrocampo.
Punti di forza e rischi
Ugarte
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Pro: equilibrio, copertura, recupero palla, intensità fisica e tattica
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Contro: non eccelle in rapidità, richiede ambientamento in nuovi schemi
Dalot
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Pro: velocità, spinta offensiva, versatilità tattica, esperienza italiana
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Contro: ancora in fase di consolidamento difensivo, richiede continuità
Chi può essere il rinforzo ideale?
Se l’Inter cerca un mediano pronto a dare subito equilibrio e protezione alla mediana, Ugarte rappresenta la scelta ideale: fisico, leadership silenziosa e affidabilità in fase difensiva.
Se invece l’obiettivo è rafforzare la fascia destra con un giocatore già esperto in Serie A e in grado di offrire continuità offensiva e difensiva, Dalot è la soluzione più adatta: versatile, tecnico e pronto a inserirsi immediatamente nei meccanismi della squadra.
Due profili complementari e già pronti: uno per il cuore del centrocampo (Ugarte), l’altro per la fascia destra (Dalot). Entrambi possono dare contributo immediato all’Inter, garantendo equilibrio, copertura e qualità nella costruzione del gioco.